LA STORIA CONTINUA: DAL NOVECENTO A OGGI
Negli stessi anni, a cavallo tra XIX e XX secolo, si formano progressivamente il Consorzio degli argini di Po e Lambro a Chignolo Po, il Consorzio degli argini di Zerbo ed Uniti a Corteolona e il Consorzio idraulico per le opere di sistemazione delle acque decadenti dall’Altipiano pavese nei comprensori di Zerbo ed Uniti, di Po e Lambro Pavese, sempre con sede a Chignolo. Dalla fusione di questi tre Consorzi nasce il Consorzio idraulico e di miglioramento fondiario del Basso Pavese che confluirà poi, nel 1953, nel Consorzio idraulico e di bonifica del Basso Pavese.
Durante il ventennio fascista, nel 1938, il Consorzio d’irrigazione del Canale Villoresi viene riconosciuto come consorzio di miglioramento fondiario, assumendo il nome di Consorzio Eugenio Villoresi.
È solo con l’istituzione delle Regioni, nel 1975, che l’ente viene riconosciuto come un Consorzio di bonifica (R.D. 215/33). Contestualmente al trasferimento dei canali demaniali dallo Stato alle Regioni, nel comprensorio consortile entrano a far parte, tra il 1980 e il 1985, i Navigli Grande, Bereguardo, Pavese e Martesana. Dopo il passaggio delle competenze sulla bonifica alle regioni, la Lombardia ha classificato come territorio di bonifica l’intera Pianura Padana.
Successivamente il Consiglio Regionale (con delibera n. 213 del 26 marzo 1986) individua i nuovi comprensori: il numero 4 assume il nome di Est Ticino Villoresi, aggregando anche il precedente Consorzio idraulico e di bonifica del Basso Pavese. Nel 1999 vengono infine annessi al Comprensorio n. 4 i comprensori di Varese e della Brianza, mentre risale al 2016 la decisione della Regione di procedere a un ulteriore ampliamento dei confini con l’aggregazione di 173 nuovi comuni nella fascia nord: si giunge così alla conformazione territoriale attuale.
Ma le competenze non si fermano qui.
La Legge Regionale 7/2003, confermata nella sostanza dalla 31/2008, ha infatti affidato ai consorzi di bonifica lombardi il nuovo ruolo di promotori della valorizzazione della rete idraulica sotto ogni aspetto: nel tempo ET Villoresi viene chiamato ad occuparsi anche della gestione e manutenzione dei Navigli Grande, Bereguardo, Pavese, Martesana e Paderno, oltre che all’esercizio di funzioni di polizia idraulica.
Nel 2015 Regione Lombardia – con la L.R. 6/2012 e s.m.i – ha inoltre individuato il Consorzio come autorità preposta alla gestione del demanio della navigazione sul sistema dei Navigli lombardi. Il quadro si completa con le competenze assunte dai consorzi di bonifica in materia di difesa del suolo (L.R. 4/2016).
L’attività del Consorzio trova la sua massima consacrazione in occasione di Expo Milano 2015, il grande evento che richiama a Milano – e, di riflesso, nel territorio lombardo – milioni di visitatori da ogni parte del pianeta. Il motivo ispiratore della kermesse – Nutrire il pianeta, Energie per la Vita – ha posto in modo particolare l’accento sul concetto di risorsa idrica e sulla valorizzazione dei canali come vere e proprie vie d’acqua. Non sorprende, perciò, che proprio il Consorzio ETVilloresi sia stato chiamato dalla società Expo 2015 prima a fornire il supporto tecnico per progettare e realizzare la Via d’Acqua Nord e l’Anello Verde-Azzurro, poi a occuparsi della fornitura e gestione dell’acqua al sito espositivo e della manutenzione delle opere idrauliche.
Ultimo aggiornamento il 9 Giugno 2021