Dighe di Panperduto

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Le Dighe del Panperduto sono il terzo sbarramento artificiale sul fiume Ticino a valle del Lago Maggiore. Gioiello d’architettura industriale progettato verso la fine del XIX secolo da Eugenio Villoresi, rappresentano tuttora il cardine dell’intero sistema idraulico del Ticino orientale. Immerse nel Parco Regionale Lombardo della Valle del Ticino, offrono alla vista uno scenario unico per bellezza e biodiversità.

Il percorso navigabile nel bacino di calma delle Dighe del Panperduto permette di apprezzare al meglio il funzionamento del sistema di regolazione delle Dighe. Lungo circa 700 metri, con larghezza variabile dai 90 ai 50 metri, il bacino di calma poggia sulla sponda sinistra dal terrazzo originario del fiume Ticino; a destra è invece delimitato, per i primi 120 metri, da un muro di contenimento, più a valle da un doppio argine in terra. Numerosi sono i manufatti idraulici che si osservano lungo il perimetro: uno sfioratore – un dispositivo per smaltire le acque presenti nel bacino quando il livello idraulico supera quello massimo consentito –, l’edificio di presa dell’Incile e le opere di regolazione del canale Villoresi, del canale Industriale, del sistema dei Navigli e lo scaricatore delle sabbie.

Il complesso di Panperduto rappresenta un nodo di passaggio fondamentale lungo l’asse navigabile Locarno-Milano. Proprio in virtù del suo valore strategico, il sito è stato oggetto, a partire dal 2010, di un importante intervento di messa in sicurezza e riqualificazione, in sinergia con Regione Lombardia e altri partners nazionali e comunitari.

L’impianto idraulico di Panperduto è, con altri importanti siti lombardi, al centro della candidatura al Patrimonio UNESCO attraverso il progetto ‘La Civiltà dell’Acqua in Lombardia’, promosso da URBIM-ANBI Lombardia e da Regione Lombardia. Dal 2019 è entrato a far parte del Patrimonio mondiale delle Strutture di Irrigazione ICID WHIS.

Ultimo aggiornamento il 24 Aprile 2021