A PIEDI E IN BICI
Percorrere a piedi o in sella a una bici le alzaie può essere un’attività molto piacevole, tanto più se a fare da sfondo è una cornice naturalistica di grande pregio.
Non bisogna tuttavia dimenticare che gli argini svolgono in primo luogo una funzione di servizio ai canali: vengono utilizzati per gli interventi di gestione e manutenzione della rete da parte degli operatori, consentono l’approdo delle imbarcazioni e le operazioni di soccorso in caso di necessità. Le alzaie, insomma, non nascono come percorsi ciclopedonali né a oggi risultano così classificate.
D’altra parte, è innegabile che, specie negli ultimi anni, sempre più persone che già conoscono il territorio scelgono di trascorrere momenti di svago passeggiando o pedalando lungo i Navigli e il Villoresi. E a loro, spesso, si uniscono visitatori occasionali, arrivati per la prima volta a scoprire le terre di Lombardia. Perché le esigenze degli appassionati dell’attività all’aria aperta si incontrino con quelle di chi garantisce ogni giorno il funzionamento della rete di canali, bastano pochi semplici accorgimenti.
Non tutti i percorsi sono protetti con parapetti e recinzioni, non tutti sono asfaltati: se si utilizza la bicicletta, occorre perciò prestare attenzione ai pedoni e non raggiungere velocità troppo elevate, inferiori ai 15 km/h – come previsto dal Regolamento di Gestione della Polizia Idraulica, art. 18, a cui si rimanda per tutti i dettagli normativi. Soprattutto occorre ricordare che le alzaie che corrono da nord a sud, da est a ovest, offrendo allo sguardo panorami suggestivi, non sono concepite per l’allenamento agonistico in bicicletta.
Si tratta, appunto, di suggerimenti di buon senso, pensati per permettere a tutti di fruire in tranquillità e sicurezza dei meravigliosi scenari che il nostro comprensorio ha da offrire.
Ultimo aggiornamento il 27 Settembre 2021
