SLOWMOVE – SI NAVIGA SUL LAGO MAGGIORE IMMAGINANDO IL FUTURO DELL’IDROVIA LOCARNO-MILANO

Durante l’evento celebrativo del progetto Interreg SLOWMOVE – Ponti d’acqua verso il futuro ha preso forma lo scorso 1 dicembre, a bordo della motonave Zeda sul Lago Maggiore, il nuovo capitolo per il rilancio dell’Idrovia Locarno-Milano-Venezia. Salpando da Laveno Mombello per navigare in crociera sul Lago Maggiore, i numerosi partecipanti hanno lavorato concretamente intorno alla tematica della mobilità ecosostenibile e intermodale e dello sviluppo socio-economico lungo l’idrovia: il tema ha raccolto importanti player privati e pubblici, tra gli altri Regione Lombardia, Regione Piemonte e, dalla Svizzera, l’Associazione Locarno-Milano-Venezia. Raggruppati intorno a tre tavoli tematici, guidati ognuno da un moderatore di grande competenza specifica quali Cesare Bernabei (Commissione Europea), Silvia Lo Monaco (Città Metropolitana di Milano) e Niccolò Salvioni (Associazione Locarno-Milano-Venezia), i diversi stakeholder si sono incontrati, confrontati e interrogati sul futuro dell’idrovia. Chiarissimo e fortissimo si è confermato l’interesse (o addirittura la necessità pratica) di sviluppare concretamente questa direttrice non solo nell’ottica turistica, spesso prevalente, ma anche come sistema di mobilità intermodale, sostenibile e inclusivo durante tutto l’arco dell’anno. Dai tre tavoli è emersa unanimemente l’esigenza di un coordinamento univoco, una sorta di cabina di regia, che permetta di procedere in maniera organica e concreta nella realizzazione del progetto, che si tratti delle infrastrutture pratiche, dei servizi funzionali non solo turistici, della governance della navigazione transnazionale e transregionale. Decisamente ispiratrice è stata anche la location, che ha dato modo ai partecipanti di vivere in tempo reale quell’esperienza che era l’oggetto stesso dei lavori. Dopo un pranzo leggero , sempre a bordo della Zeda, e la presentazione dei risultati finali raggiunti dai tavoli, il Direttore Generale del Consorzio ETVilloresi Valeria Chinaglia ha chiuso i lavori facendo il punto su quanto realizzato finora, ma soprattutto guardando ai prossimi step di questo percorso in quell’ottica di interconnessione e interazione e con quell’approccio proattivo e fattivo che sono stati la vera cifra dell’evento: l’idrovia Locarno-Milano-Venezia ha anzitutto necessità di essere riconosciuta quale sistema portante di un ricco territorio e diversificato, ma ancora poco integrato, soprattutto a livello transfrontaliero. Il gruppo di lavoro si è salutato con un arrivato ai primi mesi del nuovo anno per capitalizzare i risultati dei tavoli in progetti concreti da candidare nel prossimo settennato sui canali di finanziamento europei e ministeriali.

Ultimo aggiornamento il 5 Dicembre 2022