NUOVA PAC – I CONSORZI DI BONIFICA CONTRO IL RIDIMENSIONAMENTO DELLA RISICOLTURA

La prospettata riforma della PAC (Politica Agraria Comune) potrebbe comportare la conversione di ampie superfici attualmente seminate a riso a favore di colture maggiormente remunerative. Ciò andrebbe ad impattare, senza dubbio, non solo sul sistema irriguo di vasti territori – che allo stato attuale traggono beneficio dalle risorse idriche fornite da colature e fontanili – ma anche più in generale su un ricco ecosistema dal grande pregio naturalistico. Rispetto a questo tema, alcuni tra Consorzi di bonifica ed Associazioni d’irrigazione di Lombardia e Piemonte (ETVilloresi, ANBI Lombardia, Associazioni d’irrigazione Ovest Sesia ed Est Sesia, Consorzio Baraggia Vercellese e Biellese ed ANBI Piemonte), che gestiscono l’irrigazione (e non solo) su vaste superfici, impiegando numerosi dipendenti, hanno di recente espresso grande preoccupazione, decidendo di sottoporre, in una nota ufficiale, il problema alla diretta attenzione del Ministro delle Politiche Agricole Stefano Patuanelli. Nei comprensori irrigui – è bene ricordarlo – le strette, benefiche interrelazioni tra circolazione idrica superficiale e quella sotterranea sono fortemente condizionate dai metodi d’irrigazione per gravità e, per i 500.000 ettari circa di comprensori risicoli piemontesi e lombardi, dalla sommersione delle risaie.

Ultimo aggiornamento il 24 Dicembre 2021