ANDAMENTO CLIMATICO E REGOLAZIONE IDRICA – NUOVA SPERIMENTAZIONE PER IL VERBANO?

Martedì 11 maggio si è tenuta una nuova seduta dell’Osservatorio sugli utilizzi idrici nel Distretto idrografico del Po, dove è stato ribadito lo stato d’allerta in cui versa il fiume più lungo del Paese, il cui livello è del 30% più basso della media stagionale. Nel mese di aprile la parte centro-orientale del Distretto ha fatto registrare accumuli anche superiori alle medie del periodo a differenza dell’area più occidentale, dove invece gli apporti dovuti alle precipitazioni sono stati di gran lunga inferiori. Tra gli argomenti trattati durante la riunione, come la scorsa volta la regolazione del Lago Maggiore. La Direzione Generale per la Sicurezza del Suolo e dell’Acqua del Ministero della Transizione Ecologica ha inviato qualche giorno fa, alla Direzione dell’Ufficio Federale dell’Ambiente della Confederazione Svizzera, una nota ufficiale sui livelli estivi del Verbano. Come è risaputo, la sperimentazione quinquennale si è conclusa il 15 settembre 2020; il successivo 15 dicembre è stato convocato il relativo Tavolo tecnico di sorveglianza al fine di valutare gli esiti delle attività svolte. Dalle prime verifiche effettuate si è potuto constatare come l’innalzamento estivo a + 1,25 m abbia permesso ai territori a valle del lago di beneficiare di un margine di riserva idrica sia per le esigenze produttive che per il mantenimento dei deflussi ecologici del Ticino. Considerata la natura transfrontaliera del bacino lacuale, il Ministero ha chiesto alla delegazione italiana dell’Organismo tecnico di consultazione bilaterale sul Lago Maggiore di approfondire la documentazione pervenuta al Tavolo tecnico e, dopo un confronto con il corrispondente elvetico, di far pervenire al Dicastero un parere ufficiale. In gioco vi è la prosecuzione per altri cinque anni della sperimentazione, all’interno della quale si sonderà la disponibilità del Governo elvetico alla formulazione del bilancio idrico delle disponibilità e dei fabbisogni d’acqua rispetto alle esigenze ambientali, sociali ed economiche dei due Paesi interessati dalla regolazione del Lago Maggiore. In attesa del riscontro dell’Organismo bilaterale, le Autorità italiane non daranno avvio ad una nuova sperimentazione, confidando però che si possa arrivare ben presto ad una svolta. Nel frattempo, a fronte di incipienti situazioni di criticità idrica, sarà consentito l’esercizio dello sbarramento della Miorina (nella foto), avendo come limite massimo del lago il livello di + 1,25 m.

Ultimo aggiornamento il 14 Maggio 2021