COVID-19 – LE ALZAIE DEL CONSORZIO RESTANO CHIUSE: IMPOSSIBILE PERCORRERLE IN SICUREZZA

Le alzaie del Consorzio restano chiuse; ordinanza n. 58 dello scorso 20 marzo che, a fronte dei continui assembramenti purtroppo registrati nonostante le prescrizioni, ha disposto il divieto di transito ciclopedonale, rimarrà infatti in vigore. Troppo alto il rischio contagio dinnanzi all’oggettiva difficoltà, quando non impossibilità vera e propria, a causa delle caratteristiche delle alzaie, di controllare e contenere gli ingressi per consentire il rispetto del necessario distanziamento.
ETVilloresi, negli ultimi giorni, non ha smesso di ribadire che le alzaie non sono piste ciclabili tout court, piuttosto passaggi necessari alla gestione e alla manutenzione dei canali da parte del personale consortile deputato, nonché, in minima parte, all’accesso a cascine e edifici interclusi. il Consorzio ha effettuato, negli ultimi anni, significativi interventi per venire incontro anche alle esigenze generalizzate del pubblico, consentendo l’utilizzo delle alzaie a fini fruitivi ma queste, per la maggior parte, hanno caratteristiche tali da richiedere la massima attenzione e prudenza nel transito e il rispetto delle velocità massime fissate (10 o 15 km/h secondo i tratti).
Anche un uso finalizzato agli spostamenti casa-lavoro non potrebbe prescindere da tali condizioni e regole di utilizzo. Già ben prima dell’emergenza COVID, il Consorzio si è trovato di frequente a confrontarsi con le Amministrazioni comunali che lamentavano eccessivi affollamenti delle alzaie e l’enorme difficoltà a regolarne l’utilizzo in sicurezza a causa di comportamenti poco civili, se non addirittura scorretti, da parte dei fruitori.
Preoccupazioni queste riemerse dopo l’emanazione delle norme che hanno richiesto, per far fronte al contenimento del Coronavorus, i divieti di assembramento e il distanziamento fisico. Nonostante le prescrizioni, molte segnalazioni sono infatti pervenute dagli stessi Comuni che rilevavano – e rilevano tuttora – situazioni ‘a rischio’ di gruppi di persone che percorrono le alzaie a piedi o in bici senza osservare le distanze di sicurezza tra individui. “Non è assolutamente giustificabile classificare tutto ciò, solo perché all’aperto, come meno pericoloso rispetto a situazioni che si potrebbero verificare al chiuso, per esempio sui mezzi pubblici, dove comunque sono state assunte misure ad hoc con segnaletica dedicata e forme di limitazione degli ingressi. E’ proprio la conformazione delle alzaie – la lunghezza dei percorsi e per contro la relativa esiguità della larghezza, oltre ai numerosi punti di accessi – a non consentire di attivare analoghe misure preventive quali ingressi contingentati o anche di controllo del rispetto delle distanze e dell’uso di protezioni, a meno di attivare risorse umane del tutto sproporzionate e comunque non disponibili né giustificabili per il Consorzio, il cui bilancio è sostenuto da coloro che beneficiano dell’acqua che l’Ente regola e distribuisce senza alcun ristoro compensativo a fronte delle relative spese per la pubblica fruizione” questo il commento del Presidente del Consorzio Alessandro Folli.
ETVilloresi si sta, in queste ore, confrontando con le amministrazioni locali, che sostengono l’impossibilità di effettuare un’azione puntuale di vigilanza a contenimento di un’affluenza numerosa e non gestibile in spazi, in molti tratti, veramente troppo stretti, dove non sono garantibili le distanze di sicurezza rigorosamente prescritte dalle disposizioni governative a tutela della salute pubblica. In un momento in cui si raccomanda massima prudenza nell’affrontare le prime timide aperture a fronte di comportamenti purtroppo irresponsabili, le strade alzaie gestite direttamente dal Consorzio rimarranno chiuse in attesa che si definisca il quadro epidemiologico delle prossime settimane.

Ultimo aggiornamento il 8 Maggio 2020