CARENZA IDRICA – ETVILLORESI APPROVA UN PIANO PER IL BASSO PAVESE

Il Consorzio esercita l’attività irrigua e ne disciplina il funzionamento, nel rispetto dei principi comunitari, all’insegna dello sviluppo sostenibile e della conservazione e della valorizzazione del patrimonio idrico nel rispetto del Deflusso Minimo Vitale (DMV) e dell’equilibrio del bilancio idrico. Il Consorzio quindi, oltre ad attuare l’attività di regolazione ordinaria dei canali, si confronta con una gestione di sempre più frequente scarsità di risorsa idrica, anche a fronte dei cambiamenti climatici in corso, delle peculiarità idrologica dei territori e dei mutamenti occorsi nelle pratiche colturali. Il Regolamento per la gestione della rete idrica consortile prevede quindi l’adozione di piani da attuare in situazioni di carenza idrica. In considerazione delle peculiarità di ogni rete e dei territori serviti sono in predisposizione i relativi piani, specifici per ogni realtà irrigua del comprensorio.
Alla luce di queste considerazioni, lo scorso venerdì ETVilloresi ha approvato il primo di questi piani, studiato per il Basso Pavese e in particolare per il Cavo Ravano, in un’area da anni colpita da situazioni di carenza idrica particolarmente severe e ricorrenti. Il Cavo Ravano infatti deriva risorsa dal fiume Olona Meridionale o Pavese che non gode di apporti di acque vive e che deve, in periodo non piovoso, la quasi totalità d’acqua alle colature derivanti dall’irrigazione dei territori di monte, negli ultimi periodi sempre più scarse. ETVilloresi gestisce la regolazione della traversa sul fiume Olona Meridionale e della derivazione del Cavo Ravano, intervenendo nella ripartizione per convogliare le relative spettanze alla Roggia dei Nobili e delle Campane e manovra le paratoie nelle varie ripartizioni delle rogge secondarie.
Per far fronte al perenne stato di allerta idrica, cui sono sottoposti il comprensorio del Cavo Ravano e del fiume Olona Pavese in genere, sono state individuate alcune pratiche virtuose, da adottare anche in regime ordinario, che vanno dall’invito a perseguire un equilibrio fra le colture, tenendo conti di quelle maggiormente idroesigenti, alla manutenzione dei canali di adduzione, all’adozione di un calendario in grado si scandire le tempistiche per l’avvio della stagione irrigua e anticipando la prima bagnatura dei canali in adduzione.
A queste misure preventive e mitigative si aggiungono le diverse modalità da adottarsi qualora ci si trovi in una condizione di notevole carenza idrica.
Saranno via via messi a punto e adottati anche i piani per le altre reti irrigue consortili.

Clicca qui per scaricare il Piano per situazioni di carenza idrica del Cavo Ravano

Ultimo aggiornamento il 5 Giugno 2020