GIORNATA MONDIALE DELLA TERRA – CONTRO I CAMBIAMENTI E IL CONSUMO DI SUOLO
Il 22 aprile si è celebrata in tutto il mondo la Giornata della Terra (#EARTHDAY) all’insegna delle azioni per il clima. Nonostante l’emergenza sanitaria in corso, che senza dubbio ha limitato fortemente le tradizionali forme di adesione e partecipazione all’iniziativa, la ricorrenza non ha comunque mancato di suggerire una riflessione generalizzata sull’urgenza di intervenire in modo efficace rispetto al contrasto degli effetti dei cambiamenti climatici sul Pianeta. Come? Attraverso modalità in linea con le politiche di contenimento del Covid-19 in atto, come la campagna Mission 1.5 Quest’anno per la Giornata della Terra resta a casa & gioca per il clima. Mission 1.5 è infatti un vero e proprio video game online, pensato per educare le persone sulle politiche attuabili attraverso la realizzazione di una piattaforma nata per esprimere il proprio voto sulle soluzioni ritenute efficaci. Clima e riscaldamento globale saranno protagonisti anche il prossimo 25 aprile, giorno in cui il Paese intero festeggerà la liberazione dal nazifascismo a partire dai fondamenti civili consacrati dalla Carta Costituzionale. L’iniziativa avverrà non in una piazza pubblica ma in uno spazio virtuale (#iorestolibero), in grado comunque di aggregare idealmente, nel corso di una festa fondamentale per la democrazia italiana, che quest’anno, per via della pandemia, intende celebrare in modo ancora più evocativo la libertà da qualsiasi giogo, dal virus Covid-19 così come dalle diseguaglianze economico-sociali. Collegandosi alle 14.30 alla pagina Facebook, una serie di personalità della cultura, dello spettacolo e dello sport animeranno questo momento di condivisione. Per info www.25aprile2020.it. Dal clima al consumo di suolo e al dissesto idrogeologico: i Consorzi di bonifica, attraverso l’Associazione nazionale che li raggruppa, l’ANBI, hanno ampliato ulteriormente la prospettiva concettuale in coincidenza della Giornata della Terra, ponendo l’attenzione sull’estremizzazione degli eventi meteorologici, che assieme ad una cementificazione sempre più incontrollata, mette a rischio la fragilità del territorio, accresciuta per conseguenza dei cambiamenti del clima. In attesa della tanto auspicata legge contro il condumo di suolo, ferma in Parlamento, dall’ANBI, per bocca del Direttore Generale Massimo Gargano, fanno sapere: “Entro l’estate presenteremo un Piano Nazionale Strategico di Manutenzione ed Infrastrutturazione Idraulica del territorio; contestualmente torneremo a chiedere di concludere le tante opere incompiute, spesso ferme nelle pieghe della burocrazia e già costate troppo in termini di risorse pubbliche, chiediamo al Governo di non lasciarci soli in questo momento drammatico per il Paese.”
Ultimo aggiornamento il 24 Aprile 2020