PASSA ALLA REGIONE L’ASSEGNAZIONE DELLE GRANDI DERIVAZIONI IDROELETTRICHE
Il Consiglio regionale della Lombardia ha approvato, entro il 31 marzo, la legge sull’idroelettrico, con cui Regione potrà assegnare le concessioni di grandi derivazioni. Nel 2018 lo Stato centrale aveva trasferito la proprietà delle dighe alle Regioni, conferendo loro autonomia rispetto all’espletamento delle procedure di gare in merito. L’Assessore regionale agli Enti locali, Montagna e Piccoli comuni Massimo Sertori si è detto estremamente soddisfatto dell’approvazione della legge, giudicandola, in prospettiva futura, foriera di benefici economici ed occupazionali per i territori interessati dalla presenza di grandi impianti idroelettrici. Si procederà ora ad approvare i regolamenti e gli atti amministrativi necessari ad attuare la legge e ad avviare lei gare per le concessioni scadute entro i prossimi due anni. Il provvedimento regionale definisce il canone di concessione secondo i criteri definiti a livello centrale; la legge statale prevede altresì il trasferimento ogni anno alle Province e alla Città metropolitana, sul cui territorio sono localizzati gli impianti, di almeno l’80% del canone introitato dai concessionari. La Regione stabilirà invece i criteri di valutazione per assegnare le concessioni in scadenza, i requisiti di gara, le azioni per rendere efficienti gli impianti e quelle di compensazione ambientale e territoriale. Inoltre la legge votata dal Consiglio regionale lombardo prevede alcuni obblighi nella gestione delle acque invasate ai fini di determinare i livelli minimi di acqua per bacini lacuali, agricoltura e ambiente.
Ultimo aggiornamento il 10 Aprile 2020