SCARSITA’ IDRICA – ETVILLORESI INCONTRA GLI AGRICOLTORI PAVESI
Lo scorso 14 febbraio si è svolta, a Corteolona e Genzone nel Pavese meridionale, un incontro promosso dal Consorzio per far fronte con anticipo a quelle che ben presto potrebbero rivelarsi le problematiche connesse all’andamento della stagione irrigua.
Sempre più spesso ci si deve confrontare con alcuni cambiamenti che stanno incidendo in modo significativo sulle coltivazioni: dalle condizioni climatiche estreme alla sottrazione di terreni all’agricoltura e all’impermeabilizzazione di aree sempre più vaste, dall’evoluzione normativa che tende a ridurre i volumi d’acqua derivata all’insegna del risparmio idrico ai mutamenti nelle pratiche colturali (come per esempio il passaggio alla pratica, in crescita, del riso in asciutta). E’ ormai evidente come le crisi idriche non siano esclusivamente connesse al regime meteorologico e come si stiano rivelando particolarmente difficili da gestire in aree in cui l’approvvigionamento idrico non può far conto sull’alimentazione, in via diretta, dai bacini lacuali, come, per quanto riguarda il comprensorio ETVilloresi, in alcuni punti del Basso Pavese (dove avviene essenzialmente tramite le colature). In tal senso l’impegno assunto dall’Ente per far fronte ad eventuali criticità si propone di supportare la richiesta dell’individuazione di regolatori dei corsi d’acqua non gestiti dai Consorzi e che comunque hanno impatto sulle coltivazioni ai fini di contenere gli effetti della scarsità d’acqua sulle concessioni più a valle, di dar seguito ad azioni per far comprendere le peculiarità del Basso Pavese e la centralità della salvaguardia delle modalità irrigue a scorrimento (che permettono di rimpinguare la falda e alimentare tutto il sistema di fontanili e colature a sud sino al tracciato del Po).
Ultimo aggiornamento il 21 Febbraio 2020