ZONE UMIDE E MARCITE – ACQUA, PAESAGGI ED ECOSISTEMI

La scorsa domenica si è celebrata la Giornata Mondiale delle Zone Umide. Queste ultime rappresentano una vera e propria risorsa in primis per la conservazione e lo sviluppo della biodiversità ma innumerevoli sono i vantaggi che possono arrecare: mitigano gli impatti dei cambiamenti climatici, rallentando l’insorgenza della siccità e scongiurando il pericolo inondazioni; assorbono carbonio e piogge in eccesso, stabilizzando l’emissione dei gas serra e contribuendo ad arginare così l’inquinamento. Limitano inoltre l’erosione delle aree costiere per effetto dell’innalzamento del livello dei mari, riducendo l’impatto di fenomeni calamitosi come uragani e tsunami. Offrono poi scorci paesaggistici di pregio, suggerendo la pratica di attività sportive all’insegna della sostenibilità e la diffusione dell’ecoturismo. Non in ultimo le zone umide contribuiscono alla produttività agricola, fornendo alimenti e una buona percentuale dell’acqua utilizzata per l’irrigazione. In coincidenza di questa particolare ricorrenza, è stata promossa a Robecco sul Naviglio (MI) una visita alla scoperta delle marcite e dei benefici dell’acqua invernale grazie alla disponibilità delle guide del Parco del Ticino, nell’ambito del progetto Areté, di cui ETVilloresi è partner. L’evento, organizzato in collaborazione con Legambiente e con il coinvolgimento di alcuni campari-agricoltori locali, ha fatto registrare un buon riscontro di pubblico.
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Ultimo aggiornamento il 7 Febbraio 2020