L’ECONOMIA CIRCOLARE IN AGRICOLTURA

Quanto un’economia di tipo circolare può fare la differenza in un mondo alle prese con un sempre maggior popolamento e con una penuria sempre più grave di risorse, dove i cambiamenti climatici stanno condizionando negativamente la produzione agricola? Tutte le risposte in proposito sono emerse nel corso di un interessante convegno L’economia circolare per il rilancio dell’agricoltura italiana, organizzato da Coldiretti Milano Lodi Monza Brianza e tenutosi mercoledì 13 febbraio scorso presso l’auditorium Giorgio Gaber di Palazzo Pirelli, a Milano. Dopo il benvenuto dell’Assessore regionale all’Agricoltura, Alimentazione e Sistemi Verdi Fabio Rolfi –  che ha sottolineato l’importanza della sostenibilità per la competitività dell’aziende agricole sul mercato – si sono susseguiti una serie di interventi di respiro internazionale, ad iniziare da quello del co-Presidente del Programma delle Nazioni Unite per l’ambiente Janez Potočnik. Tra gli argomenti approfonditi l’utilizzo dei reflui zootecnici come fertilizzanti (secondo il Programma Quadro dell’Unione Europea per la ricerca e l’innovazione 2014-2020 Horizon 2020) e lo sviluppo di un’agricoltura sostenibile anche rispetto alla nuova PAC, arricchiti di valore da alcuni business case italiani sull’agricoltura circolare riportati e da un’esperienza sull’impiego, in acquacoltura, delle microalghe come alternativa ai mangimi arricchiti con farine e oli di pesce.
Ha chiuso i lavori il Presidente nazionale di Coldiretti Ettore Prandini, che ha sottolineato l’importanza per il comparto agricolo di creare sinergia con il mondo della ricerca e di dare opportuna visibilità a misure in grado di affermare la sostenibilità in tutte le sue forme, come risposta all’esigenza, sempre più sentita, di salvaguardare il pianeta. Prandini ha citato inoltre il recente accordo tra Coldiretti e una delle principali realtà multinazionali del Paese operante nel settore degli idrocarburi a favore della produzione di biometano, oltre al valore aggiunto rappresentato dai reflui zootecnici e da tutti i prodotti naturali di origine vegetale (come l’acido pelargonico), senza trascurare di soffermarsi sulla desertificazione del suolo causata da un massiccio impiego di sostanze chimiche e sulla promozione di “un’agricoltura di precisione”.
Agricoltura, territorio e prospettive economiche del settore agricolo saranno protagonisti anche in altri due appuntamenti di interesse. Il prossimo 18 febbraio, dalle ore 15.30, il seminario Difendere e consolidare le prospettive economiche per le nostre imprese (clicca qui per scaricare l’invito), organizzato da Confagricoltura Pavia a “Le rotonde” di Garlasco (PV), restituirà novità e scenari evolutivi, anche rispetto alla PAC post 2020, dell’agroalimentare italiano e pavese, mentre il 22 febbraio (a partire dalle ore 10.00) si terrà alla Società Umanitaria, in via San Barnaba a Milano, Coltivare e custodire – La terra che ci è stata affidata (clicca qui per scaricare la locandina), altra iniziativa promossa da Coldiretti Milano Lodi Monza Brianza. Interverranno il Presidente nazionale di Coldiretti Ettore Prandini e l’Arcivescovo di Milano Monsignor Mario Delpini.

 

Ultimo aggiornamento il 15 Febbraio 2019