PANPERDUTO – BUONA L’AFFLUENZA PER L’EVENTO IL FIUME … RACCONTA

Nonostante le condizioni meteo non troppo esaltanti – almeno nella giornata di domenica 9 giugno – l’evento Il fiume … racconta –  organizzato a Panperduto dall’Associazione sommese Quelli del ’63, nel primo fine settimana dalla chiusura delle scuole –  ha fatto registrare una buona affluenza di pubblico. L’iniziativa ha sviluppato una serie di animazioni attraverso il raccordo di caratteri storici (nella ricognizione delle attività fluviali che hanno sostenuto, nel corso del tempo, la vita delle popolazioni locali e nel ricordo degli ingegneri idraulici – Villoresi, Meraviglia e Cipolletti – che hanno legato il proprio lavoro allo sviluppo del sistema idrico artificiale dell’Est Ticino), naturalistici (con la restituzione di un puntuale catalogo delle principali specie ittiche che popolano il “fiume azzurro”) e infine fantastici (con l’affabulazione, svolta direttamente dai pesci, resa attraverso parole ed altri effetti sonori ed elementi scenici). Sviluppatosi sull’isolotto di Confurto, proprio attorno al Museo delle Acque Italo-Svizzere, Il fiume … racconta ha rappresentato una bella occasione per valorizzare, in modo originale, il sito grazie alla tensione creativa e all’impegno paziente dei volontari dell’Associazione Quelli del ‘63. Al centro di visite didattiche, organizzate sistematicamente dai gestori dei servizi ricreativo-turistici presenti in loco, Panperduto ha ormai acquisito un vero e proprio valore sul piano culturale –  pienamente riconosciuto se si considera il numero dei visitatori, in crescita –  valore che non può che uscire rafforzato da manifestazioni come quelle dello scorso fine settimana, così com’è nella filosofia del progetto Sul Filo dell’Acqua in Lombardia, che ormai da numerosi mesi sta richiamando l’attenzione del pubblico sui alcuni poli e punti di interesse di ETVilloresi e del Parco Lombardo della Valle del Ticino, tra cui appunto Panperduto. Sempre in relazione alla valenza culturale del sito –  oltre alla candidatura dell’opera di presa e del Museo delle Acque Italo-Svizzere a Patrimonio mondiale dell’Umanità UNESCO, che ANBI Lombardia e Regione stanno promuovendo, assieme a quella di altre opere idrauliche regionali, tra le più significative, per la difesa territoriale, l’irrigazione e la salvaguardia ambientale –  è proprio di questi giorni la formalizzazione, da parte di ETVilloresi, di un’altra candidatura della diga di Somma Lombardo, questa volta per il suo inserimento nel Patrimonio Mondiale delle Strutture di Irrigazione ICID (International Commitee of Irrigation and Drainage) WHIS (World Heritage Irrigation Structures). L’istanza, che ha incassato l’endorsement dell’Assessore regionale all’Agricoltura, Alimentazione e Sistemi Verdi Fabio Rolfi attraverso una nota di supporto a sua firma, oltre che al riconoscimento della centralità dell’impianto idraulico rispetto ad uno sviluppo determinante dell’agricoltura in Lombardia, ruota attorno alla sottolineatura del suo valore innovativo e irripetibile, avendo contribuito, in prospettiva storica, sia al progresso del sapere tecnico-idraulico che alla maturazione di un’opinione pubblica consapevole ed estremamente sensibile all’evoluzione della modernità.

Ultimo aggiornamento il 14 Giugno 2019