UNESCO – LA CANDIDATURA DEI NAVIGLI

Un percorso parallelo a quello relativo alla riapertura dei Navigli, supportato da Regione Lombardia, Comune di Milano e dall’Unione regionale dei Consorzi di bonifica URBIM-ANBI Lombardia, che ne ha promosso l’iter procedurale, è quello che mira ad inserire gli storici canali nel patrimonio mondiale UNESCO. Nell’iniziativa i Navigli milanesi si trovano al fianco di altre opere idrauliche disseminate in territorio lombardo, tutte connotate, oltre che dal pregio della loro fattura e dalla loro storicità, da una funzionalità tuttora centrale per le aree in cui si trovano, come ha precisato il Direttore Generale di ETVilloresi Laura Burzilleri, intervistata martedì 11 dicembre mattina in Darsena, a Milano, dal TGR: “La caratteristica è che sono tutti impianti e opere in funzione”.  Ed è proprio così. Nonostante siano emblematici di una millenaria Civiltà dell’Acqua, costruita nei secoli dalla fondamentale attività compiute attraverso le infrastrutture idrauliche, sono strutture estremamente vive e vitali per il territorio: lo preservano, lo irrigano, lo rendono attrattivo da un punto di vista ambientale, turistico e culturale. A ragione meritano di rientrare nelle ricchezze materiali e immateriali dell’Umanità e, tra tutte, i Navigli milanesi sono particolarmente rappresentativi: “Appartengono non solo alla città, che contribuiscono a rendere ancora più bella, ma all’intera Lombardia; il loro corso attraversa territori ben oltre la metropoli. Noi, come Consorzio gestore, ne regoliamo le acque, ci impegniamo fortemente per la loro valorizzazione e ci preme far conoscere a tutti l’importanza che i Navigli ricoprono nel contesto regionale. Il progetto UNESCO può aiutarci molto in questo senso e il forte sostegno accordatogli dalle Istituzioni, in primis Regione e Comune di Milano, non può che contribuire a rendere più agevole il lungo percorso che porta all’accettazione della candidatura” ha commentato il Direttore Burzilleri.

Ultimo aggiornamento il 5 Marzo 2019