SICCITA’ – IL PUNTO DELLA SITUAZIONE CON LE ISTITUZIONI

Si è tenuto mercoledì 25 maggio mattina in Regione Lombardia il tavolo tecnico per l’utilizzo in agricoltura della risorsa idrica e per il monitoraggio dell’andamento della stagione irrigua, promosso dall’Assessore all’Agricoltura, Alimentazione e Sistemi verdi Fabio Rolfi, alla luce degli effetti della grave crisi idrica in corso. Il momento istituzionale ha visto anche la partecipazione degli Assessori agli Enti locali, Montagna e Piccoli Comuni Massimo Sertori e all’Ambiente e al Clima Raffaele Cattaneo, dell’Autorità di Bacino del Po, di ARPA, degli Enti regolatori dei grandi laghi, di ANBI Lombardia e dei rappresentanti dei Consorzi di bonifica – tra cui il Presidente Alessandro Folli – oltre che delle organizzazioni di categoria agricola e dei gestori dei bacini idroelettrici. Il valore della riserva idrica complessiva regionale è pari al momento al solo 50% della media storica ed è atteso un peggioramento della già grave carenza in atto. ANBI Lombardia ha sottoposto agli Assessori intervenuti alcune proposte da attuare per fronteggiare la crisi, tra cui la predisposizione di protocolli operativi che definiscano il rilascio dei volumi invasati nei bacini idroelettrici alpini al fine di supportare l’uso irriguo a valle (indipendentemente dalle dinamiche di produzione di energia) e la previsione di ristori, anche parziali, dei maggiori costi energetici che, nell’attuale contesto bellico, tutti i Consorzi stanno sopportando. Regione Lombardia delibererà presto in Giunta la dichiarazione dello stato di crisi idrica; l’atto definirà i criteri e le situazioni in cui sarà possibile richiedere ulteriori deroghe al rilascio del DMV nei corsi d’acqua regionali con una significativa riduzione dei tempi necessari all’approvazione. Nel pomeriggio di giovedì 26 maggio l’Unione regionale dei Consorzi di bonifica ANBI Lombardia è stata ricevuta, sempre in relazione all’emergenza idrica, in audizione in Commissione VIII Agricoltura al fine di approfondire le criticità e le proposte strutturali da mettere in campo nel medio e lungo periodo. Per quanto riguarda il comprensorio consortile, la situazione critica, già formalizzata con un’ordinanza del Presidente, sta riguardando anche il depauperamento delle risorgive e dei fontanili, legato al generale abbassamento della falda, a seguito delle scarse precipitazioni invernali e primaverili, unitamente alla drastica riduzione delle irrigazioni nei mesi di aprile e maggio.



Ultimo aggiornamento il 27 Maggio 2022