NAVIGLI A MILANO – UN RACCONTO METROPOLITANO A SUON DI MUSICA

Domenica 7 novembre scorso una scena inusuale si è presentata allo sguardo dei passanti lungo l’alzaia del Naviglio Grande a Milano. Mentre l’‘Angelo dei Navigli’ Simone Lunghi – fedele all’impegno di mantenere puliti gli storici canali a fronte di una inciviltà dilagante – recuperava dalla sua canoa alcune biciclette gettate in acqua, seduto sulla stessa imbarcazione il pianista italo-turco Francesco Emre Taskayali – originale artista green e ‘di frontiera’ – lo accompagnava suonando una melodia da piano; il tutto ripreso dal video-racconto del giornalista Alberto Custòdero.  Il senso civico di un cittadino, l’‘urgenza’ estetica di un artista, le necessità dell’informazione sono dunque gli ingredienti alla base di una performance rivelatasi sorprendente.
O tempora, o mores!’ avrebbero probabilmente esclamato gli antichi, stigmatizzando l’incuria corrente e plaudendo al tempo stesso al quadretto didascalico compostosi lungo il Naviglio. Quest’ultimo forse, più che episodio ammaestrativo-educativo, vero momento poetico, ispirato nella sua immediatezza dalla volontà non solo di restituire il decoro ai Navigli ma, soprattutto, di custodirne integra l’essenza, il loro valore di patrimonio ‘vivente’ per l’intera città. Il racconto di quanto accaduto poi, come suggerito dal video realizzato,  consegna a tutti gli spettatori –  presenti allora e/o online ex post – un saluto all’acqua, un commiato in coincidenza dell’avvio dell’asciutta. Quest’ultima è stata pianificata da ETVilloresi per effettuare importanti lavori di recupero spondale, spesso biasimati ma sempre necessari, anche questi funzionali nel contribuire a conservare nel tempo l’anima dei Navigli, non a suon di musica certo, in modo più prosaico nel frastuono di città e abitati, spettatori a volte critici a volte semplicemente distratti.

Ultimo aggiornamento il 15 Novembre 2021